INTERVISTA CON CARLA PAOLINI:
Carla Paolini è una poetessa raffinata, vive e lavora a Cremona. Ha pubblicato diversi libri di poesia,collaborato a progetti per varie manifestazioni culturali, ha scritto narrativa e gestisce anche un blog : specchio. Ilcannocchiale.it.
Poetessa raffinatissima e d’elité, adorata da un ristretto circolo culturale e non solo, ma anche capace di prendersi in giro e ironizzare con i suoi versi.
Adorata anche dallo scrittore Aldo Busi che ha elogiato la sua poetica.
Ma lasciamo la parola alla stessa artista.
NEL MAGICO MONDO CI CARLA:
1 – Chi è Carla Paolini?
Premetto di non amare le definizioni e ancor meno le autodefinizioni, penso che siano degli steccati che ci costruiamo intorno e nei quali ci rifugiamo nel tentativo di non disperderci nel nulla che ci circonda. Per quanto mi riguarda sono convinta che solo nella mia scrittura, inevitabilmente, si manifesti il mio modo di essere ed è lì che si può conoscermi.
2 – Quali sono le caratteristiche per fare poesia; chi può essere definito un poeta?
Potrei fare un lungo elenco di qualità intellettuali o etiche, ma non con queste avrei identificato un poeta, mancherebbe quel quid misterioso che spesso nemmeno chi scrive conosce o sa di avere.
Ogni tanto succede e allora… ecco la poesia!
3 – Quali sono state le tue influenze poetiche e perché?
Sono rimasta contaminata da tutto ciò che ho letto.
Ma ho amato, fra gli altri Federico García Lorca: per la potenza immaginifica dei suoi versi; Giuseppe Ungaretti: per l’energia della parola scagliata “come pietra” e la scelta sintetica; più tardi Sylvia Plat: per la forza dirompente della sua disperazione.
4- Cosa pensi del pensiero che la poesia non è “una cosa” moderna?
La poesia non c’entra niente con la modernità, anzi meno è moderna, nel senso di legata alle mode, tanto più è duratura. Come ogni altra fatica letteraria, per essere considerata tale dovrebbe avere la capacità di sprigionare una intensità germinativa che le permetta di prolungare nel tempo l’essenza dei suoi contenuti.
5 – Quali testi poetici di un grande autore presente o passato avresti voluto scrivere tu?
Io non so scrivere versi d’amore e invidio la straordinaria efficacia di quelli di Pablo Neruda.
6 – Ci parli un po’ del tuo Blog? É ancora moderno averne uno, e a cosa serve secondo il tuo punto di vista?
Il mio blog era essenzialmente impostato a veicolare i miei interessi: letteratura, cinema e musica. Ho cercato, almeno nei primi tempi, di essere sempre presente con post, spero, di buona qualità. Ultimamente dopo l’iscrizione a FB ho un po’ rallentato…Credo che sia ancora uno strumento valido perché permette di postare contenuti più meditati e completi rispetto ad altri social.
7 – Che consigli daresti a un aspirante poeta?
3 consigli: leggere, leggere di tutto, rileggere quello che ti ha stregato.
8 – Purtroppo ti obbligano a buttare giù dalla torre due libri che non ti sono per niente piaciuti. Quali sono e perché?
Mi rifiuterei, i libri sono preziosi. Dai libri si impara sempre. Se sono buoni impari a scrivere bene se sono cattivi impari come non si deve scrivere.
9 – Ci parli dei tuoi prossimi progetti?
Sto lavorando a una raccolta di monologhi.
10 – Con la bacchetta magica, hai la possibilità di far ritornare in vita anche chi non c’è più. Un invito a cena: quale poeta sceglieresti e perché?
Sceglierei Guido Gozzano. Per la disincantata consapevolezza dell’effimero… e l’attrazione per la bellezza fuggitiva della farfalla.
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